Dopo un’attenta e accurata valutazione neuropsicologica che potrà mettere in rilievo eventuali deficit cognitivi è possibile effettuare cicli di riabilitazione neurocognitiva per migliorare il funzionamento cognitivo, stabilizzando i deficit e stimolando le abilità cognitive residue per rallentare il decorso della malattia.
Tale riabilitazione fonda i suoi presupposti teorici sulla plasticità del cervello adulto, quella capacità del cervello di modificare la propria struttura e le proprie funzionalità in reazione a lesioni traumatiche o modificazioni patologiche.
Queste modificazioni a livello sia neuronale che cognitivo sono una risposta a richieste e stimoli ambientali mediante la stimolazione di processi di apprendimento.